Ci fu un tempo in cui tutte le fate del sottobosco furono chiamate a raccolta nel regno magico perché nel mondo degli umani stavano succedendo cose molto pericolose e dovevano intervenire tutte insieme per evitare la catastrofe.
Durante quel lungo periodo di assenza i troll, per il solo fatto di essere più grandi, grossi e ricchi dei folletti, iniziarono a dettare le regole del sottobosco. A loro piaceva divertirsi e non lavorare per cui iniziarono a organizzare la giornata…
Al mattino sveglia tardissimo… “Basta con le sveglie mattutine per andare a scuola”, dicevano.
E ovviamente a scuola ci si andava raramente, se e quando avevano voglia… Appena alzati una colazione con 20 banane, 30 kiwi e cioccolata, tanta cioccolata. Una volta che la colazione era finita, dopo più di un’ora, ognuno di loro trascorreva ciò che restava della mattinata oziando, all’ombra di qualche albero e i più attivi, pochi a dire il vero, giocavano a palla o a carte…
Il pranzo era ancora più abbondante della colazione con carne pesce e frutta, e pasta, tanta pasta.
Il pomeriggio, dopo un pisolino di almeno due ore, tutti i troll andavano a vedere le gare delle ranocchie e si azzuffavano per tifare per l’una o per l’altra.
Al tramonto arrivava il momento della cena e anche quella era ricchissima di cibo di ogni genere, formaggi, latticini salumi e frutta.
I folletti, a loro volta, non ci misero molto ad adeguarsi allo stile di vita dei troll, niente scuola, cibo in abbondanza e divertimento ad ogni ora. Niente studio, niente lavoro e soprattutto nessun orario.
Addirittura i folletti cominciarono ad essere felici della mancanza delle dolci fatine, e cominciarono a credere che fossero molto meglio i troll…
Il tempo passava e il Grande Albero borbottava sempre più forte… Una piccola troll di nome Greta si avvicinò al Grande Albero e gli chiese cosa avesse da borbottare… Il Grande Albero disse:
“Se continuate a usare tutte le risorse del sottobosco in modo così sconsiderato, e nessuno si preoccuperà di produrre quello che serve per la sopravvivenza di tutti i giorni, molto presto non avrete più di che vivere.”
La piccola Greta prese molto sul serio le parole del Grande Albero e immediatamente andò dai suoi amici troll a raccontare ciò che le aveva detto, cioè che non dovevano utilizzare le risorse del sottobosco in quel modo e che avrebbero dovuto produrre almeno la stessa quantità di risorse sfruttate durante una giornata prima di ricominciare a consumare.
Questo significava lavorare, mangiare meno e soprattutto studiare per trovare il modo di creare più frutta, più piante e alberi.
I troll non vollero capire l’allarme lanciato da Greta e continuarono a consumare tutto quanto il sottobosco offriva. Per fortuna però tutti i folletti si fidarono delle sue parole e da quel momento iniziarono a rispettare le indicazioni del Grande Albero.
Si alzavano presto, facevano una giusta colazione e andavano a scuola. Pranzavano velocemente e il pomeriggio andavano a coltivare i campi per produrre frutta, grano e allevare i loro animali per il latte, il formaggio e le uova. Iniziarono a produrre più di quello che consumavano e fecero anche alcune scorte.
I troll ben presto non ebbero più di che vivere e cominciarono a soffrire la fame, soprattutto non sapevano più che fare perché avevano dimenticato come si coltivava la terra e come si allevavano gli animali.
Chiesero aiuto ai piccoli folletti che furono subito molto disponibili ad aiutarli chiedendo in cambio di seguire le stesse regole e di impegnarsi nel lavoro e nella scuola.
I troll si guardarono fra loro e dopo un attimo di titubanza, presi dai morsi della fame, accettarono.
Il sottobosco divenne florido e le risorse che si producevano avrebbero potuto sostenere anche più troll e più folletti perché tutti erano attenti a consumare meno di quello che si produceva.
E quando finalmente le dolci fatine tornarono e videro quel mondo così sostenibile pensarono:
“Per fortuna che qui nel sottobosco non ragionano come gli umani!!!”
Illustrazioni: Lisa Perbellini Voce: Antonia Bruno Autori: Fata Verde e Angelo Guardiano.
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19 risposte su “Greta e il Grande Albero”
Ricorda un po Greta thumberg
Ogni sera leggiamo 2 o 3 storie a random. Mia figlia le aspetta sempre con impazienza… 😍
E noi non vediamo l’ora di incontrarvi nel sottobosco! Vi aspettiamo vicino al Grande Albero! 🤗❤
Queste storie sono splendide, le avete raccolte in un libro? Lo acquisterei tanto tanto volentieri
Grazie Stefania! ☺️ Il sottobosco è sempre pieno di sorprese. Chissà che un giorno non arrivi anche un libro. 🤗
Belle storie le mie bimbe le adorano❤️🙂
La vera meraviglia siete voi! Tu e le tue bimbe! 🤗❤
Ho letto questa storia alla mia ragazza che ultimamente ha problemi ad addormentarsi.
E’ stata molto efficace, grazie di cuore.
Un bacio, Nicola.
Che meraviglia! Grazie Nicola! Un bacio a voi dal sottobosco 😘
Grazie della bellissima storia, è stata molto bella e mi ha insegnato a fare le cose giuste per un ambiente sano.
❤👍😊
L’ambiente in cui viviamo è lo specchio di noi stessi. Grazie Sabina!🤗
Bellissima. I miei bambini l’hanno adorata.
E noi adoriamo voi Tamara! 🤗
Bella ed istruttiva
Le tue parole sono energia per noi! Grazie Roberto!😊
una bella favola per bambini
Grazie Andrea! Il tuo affetto ci fa venire tanta voglia di scrivere ancora tante storie. Ti aspettiamo! 🤗
❤
Grazie Luca! ❤