Un piccolo treno sferragliava sulla sua bellissima ferrovia che portava da Child, un piccolo paesino sulle montagne, a Young un paese grande e ricco della valle in pieno sottobosco.
Il piccolo paesino era bellissimo e curato anche se, purtroppo, non aveva le scuole perché non c’erano maestri a sufficienza e addirittura non c’era la scuola dove i piccoli folletti e troll potessero stare. Così, ogni mattina, il trenino faceva la spola fra i due paesi per accompagnare tutti i piccoli.
Alle 7, con la sua abituale puntualità, partiva dalla stazione di Child e si beava delle voci allegre dei suoi piccoli passeggeri.
Alle 13 in punto, al termine della scuola, si trovava pronto nella stazione di Young per riprendere tutti gli scolari ancora più gioiosi e riportarli su a Child.
Il tempo trascorreva e tante generazioni di folletti e troll di Child erano stati accompagnati dal piccolo treno durante la loro crescita.
Con il passar del tempo gli abitanti di Child andarono ad abitare nella città più grande finché non ci furono più piccoli abitanti da accompagnare. Ormai tutti si erano trasferiti nella città della scuola.
Il piccolo treno fu messo in un deposito perché il suo servizio non era più utile!
Si cominciò a intristire, e il suo problema più grande non era la mancanza della ferrovia o delle stazioni, gli mancavano proprio i piccoli con il loro vociare gioioso.
Con il passar del tempo il piccolo treno si arrugginiva sempre più e sentiva che presto non sarebbe più ripartito.
Un giorno entrò nel capannone, in cui era stato abbandonato, uno di quei troll che molti anni prima aveva portato su e giù per la valle.
Era ormai cresciuto e saggio ed era il responsabile delle ferrovie e dei treni del sottobosco.
Lo vedeva parlare con un gruppo di altri troll sorridente e allegro proprio come da piccolo.
Dopo qualche giorno una squadra di operai cominciò a mettere il piccolo treno a posto, la ruggine era sparita e lui si sentiva come nuovo.
Era ancora lì in quel deposito, ma sapeva che presto sarebbe uscito.
E così fu!
Un macchinista lo prese e lo portò in una stazione di una grande città.
Sul binario al suo fianco vide che c’era un amico treno un pò più vecchio di lui, e allora gli chiese…
“Sai perché sono qui?“
Il treno rispose…
“Io ormai sono vecchio e sferraglio con grande difficoltà, quindi presto tu prenderai il mio posto. Da oggi farai tutto quello che faccio io!”
Il mattino successivo arrivarono fiumi di folletti e troll in compagnia delle loro mamme che salirono festosi e gioiosi sui due treni.
Il piccolo treno sentiva già i commenti…
“Mamma guarda che bel trenino nuovo saliamo li!
Mamma che carino questo treno!”
Il trenino iniziava a sentirsi di nuovo forte e felice…
Le sorprese per lui non erano finite, arrivato in cima alla collina, che era vicina alla città, vide di fronte a sé il fantastico mare azzurro…
Da quel momento in poi avrebbe accompagnato i cuccioli dal sottobosco al mare per tutta la vita.
Si sentiva come rinato e sferragliò per sempre felice e contento.
Illustrazioni: Lisa Perbellini Voce: Antonia Bruno Autori: Fata Verde e Angelo Guardiano.
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2 risposte su “Il treno dei folletti”
Ciao bellissima storia. Un grazie dalla piccola Margherita
Grazie a te Margherita ti aspettiamo per nuove avventure con gli amici del sottobosco 🤗